Olio extravergine di oliva Toscano IGP
I l paesaggio toscano, olivo dopo olivo per un territorio interamente extravergine. L’olivicoltura riveste una fondamentale importanza dal punto di vista ambientale, paesaggistico, sociale e culturale in tutta la Toscana.
È presente fin dalla metà del VII secolo a.c. e notizie della sua coltivazione si trovano nell’epoca etrusca, romana e medioevale.
A partire dal tardo Medioevo l’olivicoltura si è poi progressivamente sviluppata e diffusa in molte zone della regione assumendo, nei secoli, l’importanza che oggi riveste.
La coltivazione dell’olivo è attualmente una caratteristica dell’intero territorio toscano nel quale la produzione olearia è parte rilevante dell’economia agricola e costituisce un elemento significativo delle tradizioni produttive e culturali delle popolazioni che vivono sul territorio regionale.
L’olivo è uno degli elementi tipici del paesaggio agricolo collinare in grado di valorizzare, insieme alla vite, aree a produttività marginale.
Un prodotto 100% toscano: nell’olio extravergine di oliva Toscano ad Indicazione Geografica Protetta (Igp), tutte le fasi produttive, dalla coltivazione delle olive all’estrazione e confezionamento dell’olio sono obbligatoriamente effettuate all’interno del territorio toscano.
Oltre 11.000 produttori toscani e 300 frantoi aderiscono al Consorzio di Tutela ed al disciplinare dell’olio IGP Toscano, che detta regole rigorose per ottenere una produzione sostenibile e di qualità.
L’olio Toscano Igp è ideale per condire verdure crude e cotte, soprattutto lessate, ma anche per minestre, zuppe di legumi, pesce e carne alla griglia.
Ulteriori informazioni sul sito del Consorzio per la tutela dell’olio extravergine di oliva Toscano IGP
LA SCHEDA
Tratta da Qualigeo.eu – La banca dati delle indicazioni geografiche
L’olio extravergine di oliva Toscano IGP è ottenuto dai frutti dell’olivo delle varietà Americano, Arancino, Ciliegino, Frantoio, Grappolo, Gremignolo, Grossolana, Larcianese, Lazzero, Leccino, Leccio del Corno, Leccione, Madonna dell’Impruneta, Marzio, Maurino, Melaiolo, Mignolo, Moraiolo, Morchiaio, Olivastra Seggianese, Pendolino, Pesciatino, Piangente, Punteruolo, Razzaio, Rossellino, Rossello, San Francesco, Santa Caterina, Scarlinese, Tondello e loro simili, presenti negli oliveti da sole o congiuntamente per almeno il 95%.
Può essere eventualmente accompagnato da una delle seguenti menzioni geografiche aggiuntive: Seggiano, Colline Lucchesi, Colline della Lunigiana, Colline di Arezzo, Colline Senesi, Colline di Firenze, Montalbano, Monti Pisani.
IN DETTAGLIO
Informazioni tratte da Qualigeo.eu – La banca dati delle indicazioni geografiche